La tendinopatia è una patologia dei tendini, ovvero le strutture di tessuto fibroso che connettono i muscoli all'osso. Il termine comprende un gruppo eterogeneo di patologie assai diverse tra loro e che possono essere distinte in:
• peritendinite: infiammazione della guaina che avvolge il tendine (peritenonio)
• tendinosi: processo degenerativo tendine
• tenosinovite, infiammazione della borsa tendinea
• entesopatia, patologia del punto d'inserzione del tendine.
• rottura di tendine, cioè perdita di continuità del tessuto tendineo

Le tendinopatie si distinguono nella forma acuta e nella forma cronica: le tendinopatie acute, meno frequenti ma più gravi, sono determinate da un carico eccessivo o da una ridotta elasticità del tessuto tendineo. Le tendinopatie croniche invece sono dovute alla ripetizione nel tempo di particolari movimenti che alla lunga provocano una risposta patologica nella struttura tendinea.

Oltre traumi o infortuni muscolari, a seguito ad esempio di esercizi errati e intensi, esistono particolari situazioni funzionali e organiche che possono determinare l’insorgenza delle tendinopatie come la scarsa elasticità muscolare, l’età, il sovrappeso e anche alcune patologie genetiche che compromettono la struttura microscopica del tendine stesso.

I sintomi di una tendinopatia derivante da una patologia microtraumatica o da sovraccarico funzionale, consistono principalmente nel dolore che ha insorgenza graduale: se il dolore insorge invece in modo improvviso come una fitta significa che si è verificata una lesione acuta parziale o completa del tendine.

Il trattamento delle tendinopatie consiste principalmente nel riposo, nello stretching e nella crioterapia, in accompagnamento a terapie farmacologiche per il controllo del dolore. Solamente in rari casi si ricorre ad intervento chirurgico come nel caso delle rotture sottocutanee.