Salmonellosi

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Salmonellosi

La salmonellosi è una tossinfezione dell'apparato digerente provocata dai batteri appartenenti alla famiglia delle Enterobacteriaceae, del genere Salmonella. La salmonellosi si trasmette per via oro-fecale ingerendo cibi contaminati da feci animali o umane portatrici dei batteri come carne cruda, uova, maionese fresca, latte non pastorizzato e i suoi derivati, pollame, creme, verdure e succhi di frutta.

I primi sintomi come dolori gastrici e addominali, aerofagia e cattivo sapore in bocca iniziano a manifestarsi dopo circa 12 ore dall'ingestione del cibo contaminato. Nelle successive 12 ore compaiono altri sintomi più eclatanti come vomito ricorrente, dolori articolari, crampi, febbre, scompensi di temperatura, allucinazioni e diarrea alternata a stitichezza. Dopo un giorno di stasi segue un giorno caratterizzato dall’emissione di feci liquide, gialle, particolarmente odorose e a pH acido. La terapia si basa sull’assunzione di antibiotici ma comunque la salmonellosi tende a concludere il suo ciclo vitale da sola, quando l'organismo riesce a espellere il batterio legatosi all'epitelio intestinale.

La cottura degli alimenti abbassa il rischio di infezione da Salmonella, tuttavia ciò non è sufficiente perché spesso capita che il batterio venga trasferito da mani infette ad alimenti anche ben cotti. Dunque, la pratica fondamentale per evitare la contaminazione da Salmonella rimane quella di una rigorosa igiene da parte di chi tratta gli alimenti, a tutti i livelli della filiera, partendo da una buona sorveglianza sanitaria sui macelli sulle rivendite di carni.


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