Il cheratocono è una malattia degenerativa della cornea, la porzione anteriore trasparente del bulbo oculare che può colpire uno, o più frequentemente, entrambi gli occhi: la cornea si deforma allungandosi in avanti, facendo sì che la superficie oculare trasparente assuma una forma conica.

Il cheratocono determina una visione distorta delle immagini che appaiono confuse sia da vicino che da lontano: la qualità della visione peggiora progressivamente in maniera irreversibile. A volte la diagnosi è difficile e spesso si corre il rischio di scambiare questa patologia per una miopia associata ad astigmatismo.

Le cause del cheratocono sono ad oggi sconosciute: probabilmente si tratta di una malattia ereditaria dovuta all’alterazione di uno o più geni non ancora identificati.

Si può indicativamente distinguere il cheratocono in quattro stadi:
1. Cheratocono frustro, stadio asintomatico in cui le deformazioni della cornea sono visibili solo con con strumenti molto sofisticati.
2. Cheratocono trattabile con occhiali.
3. Cheratocono trattabile con lenti a contatto rigide.
4. Cheratocono trattabile chirurgicamente.

Purtroppo l'evoluzione del cheratocono non è prevedibile: in alcuni pazienti la patologia progredisce velocemente in poco tempo per poi stabilizzarsi, in altri il cheratocono evolve più lentamente ma inesorabilmente.

Nelle forme lievi il cheratocono viene curato usando occhiali o lenti a contatto rigide o semirigide, altrimenti si ricorre a trattamento chirurgico ricorrendo alla tecnica degli inserti intracorneali cioè nell’impianto di microscopici inserti in materiale sintetico trasparente appena sotto la superficie dell’occhio, alla periferia della cornea. Nelle forme più gravi il cheratocono progredisce al punto tale da condurre ad uno sfiancamento e assottigliamento della cornea (cheratoglobo) che necessita di un intervento chirurgico radicale come il trapianto di cornea.