Le ulcere venose, quelle lesioni cutanee da bendare
Causate da problemi alla circolazione, le ulcere venose possono essere molto dolorose. Cosa sono, come trattarle e il commento del Dr. Andrea Mannari.
Le ulcere venose: le possibili terapie.
Le ulcere venose colpiscono fino all’1% della popolazione adulta. Sono lesioni cutanee causate nella maggior parte dei casi da insufficienza venosa cronica. Si tratta di ferite che non tendono a guarire spontaneamente e che si manifestano soprattutto sopra e intorno al malleolo. Solitamente insorgono a seguito di qualche piccolo trauma, su una pelle già spesso edematosa, arrossata e atrofica a causa della presenza di vene varicose.
Sebbene il nostro organismo già svolga naturalmente la funzione di riparare i tessuti danneggiati, le ulcere venose non tendono a guarire spontaneamente. La cura, pertanto, consiste di due elementi:
- Bendaggio elastocompressivo volto a correggere l’ipertensione venosa
- Tecniche di medicazione
La terapia compressiva resta la prima scelta. Vi sono diversi tipi di terapie compressive e diverse tecniche di bendaggio. E’ preferibile che l’elastocompressione sia effettuata da personale infermieristico, perché richiede abilità e professionalità nel supervisionare la lesione, soprattutto in fase iniziale. In un secondo momento, è bene che anche il paziente e i familiari imparino ad effettuarla correttamente.
Il bendaggio agisce esercitando una pressione al suo interno, diretta verso il centro, e svolge una duplice funzione: ridurre il ristagno di liquidi a livello extravasale e aumentare la velocità del flusso venoso. Due condizioni necessarie per eliminare l’edema.
Le medicazioni della ferita servono ad eliminare le parti necrotiche e infiammate e possono essere praticate in ambulatorio, possibilmente con una frequenza settimanale in modo da permettere ai tessuti di guarire. Solo nel 5% dei casi, in condizioni gravi, si rende necessaria l’ospedalizzazione. A seconda dell’entità dell’ulcera le medicazioni possono essere a base di soluzione salina, acqua sterile o argento ionico grazie alle sua proprietà battericida.
In generale, per combattere le ulcere venose è fondamentale esercitare una pressione sulla circolazione venosa con le seguenti modalità:
- Trattamento delle varici
- Bendaggio
- Deambulazione e riposo a gamba sollevata
Per guarire da un ulcera serve anche molta pazienza. Solitamente, la ferita si rimargina in un tempo che va dai 3 ai 6 mesi. Se ciò non accade, l’ulcera venosa si considera “refrattaria”, condizione che si verifica nel 10% dei casi.
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A cura di Viviana Vischi, Giornalista professionista iscritta all'Albo dal 2002, Direttore Responsabile di diverse testate giornalistiche digitali in campo medico-scientifico.
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ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.