La European Academy of Allergy and Clinical Immunology ha pubblicato delle utili indicazioni per la prevenzione e il trattamento delle allergie alimentari

Prevenzione e trattamento delle allergie alimentari

Sono ben 17 milioni le persone che soltanto in Europa soffrono di allergie alimentari. Questo tipo di allergie può portare a conseguenze anche gravi, come lo shock anafilattico, spesso letale. Secondo recenti dati sui ricoveri ospedalieri le persone colpite da anafilassi sono aumentate di ben sette volte negli ultimi dieci anni. Guardando all’Italia, sono circa due milioni gli adulti che soffrono di allergie alimentari, vale a dire il 3,5% della popolazione.

Ecco perché la European Academy of Allergy and Clinical Immunology (EAACI) ha pubblicato la prima guida alla prevenzione e al trattamento delle reazioni allergiche scatenate dalle allergie alimentari: "Linee guida sulla Allergie alimentari e l'Anafilassi", che contengono consigli pratici e raccomandazioni sia per i medici e gli specialisti del settore che per i pazienti, le scuole, le comunità e gli enti regolatori.

Ecco quali sono i punti salienti del documento:
- Si raccomanda ai pazienti di farsi seguire da un dietologo competente in tema di allergie per la messa a punto di una dieta che eviti gli specifici alimenti cui si è allergici.
- In merito alla immunoterapia si raccomanda che questo tipo di trattamento venga effettuato esclusivamente in contesti clinici specializzati e sotto controllo medico.
- Si sottolinea che il trattamento di prima scelta per lo shock anafilattico (potenzialmente letale) è l’iniezione intramuscolare di adrenalina ma si precisa anche che prima di procedere con la dimissione del paziente è opportuno considerare se la reazione potrebbe ripresentarsi. Si sottolinea inoltre la necessità di educare il paziente e le persone che gli stanno vicino sulle corrette procedure da attuare in caso di emergenza e si consiglia di valutare se è necessaria la prescrizione di un auto iniettore di adrenalina. Si raccomanda inoltre il costante follow up del paziente.
- In materia di prevenzione dell’insorgenza di allergie alimentari si raccomanda l’allattamento esclusivo al seno per almeno i primi 4/6 mesi di vita del bambino o, qualora questo non fosse possibile, l’utilizzo di un latte artificiale ipoallergenico.

Infine, il documento auspica che possa essere previsto il rimborso per quei pazienti che si sottopongono a procedure di diagnosi e di trattamento delle allergie alimentari e per coloro che partecipano ad interventi educativi in materia.

Per maggiori informazioni sulle direttive europee per la prevenzione e il trattamento delle allergie alimentari è possibile consultare questo link: Infoallergy / Food Allergy Campaign /

Foto: infoallergy.com

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A cura di Patrizia Frattini aka Rockcopy, copywriter e Giornalista pubblicista iscritta all'Albo dal 2012, da anni attiva (anche, ma non solo) nel settore dell’informazione scientifica e divulgativa.
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